L’ASTROLOGIA DELLA LUCE

Voglio prima di tutto ringraziare Andrea Rognoni per averci dato la possibilità di fare forse il punto oggi nel 1995, a zoo anni dalla nascita di Rudhyar ed a io anni dalla sua morte, dell’influsso che questo pensatore ispirato ha avuto anche sulla cultura europea, ed italiana in particolare.

Noi viviamo oggi in una fase estremamente importante, in cui la disgregazione dei valori ed il ribaltamento generale degli indirizzi di vita possono condurre a molti fraintendimenti.

Molti possono infatti ritenere di isolarsi in una sorta di altezzoso sentimento di chiusura nella mitizzazione dei valori di una deificata quanto improbabile ‘Tradizione’, che non è altro infine se non la cementificazione di un io personale superbo e ‘reazionario’; altri possono invece dedicarsi ad una sorta di lamentazione più o meno melanconica, piagnona e bigotta che rifiuta le condizioni spirituali della trasformazione, sclerotizzandosi in un sillogismo del tipo “io credo in Dio-Io sono Dio” (ed il secondo “Io” diventa maiuscolo).

Ambedue queste vie sono in ultima analisi delle forme mimetizzate di egocentrismo e di rifiuto alla trasformazione!

Oggi ci appare di esser gradualmente privati dei nostri appoggi culturali, spirituali ed anche psicologici, a causa dell’immenso ‘crogiuolo’ in cui la soggettività occidentale viene cucinata a fuoco lento.

Ma se questi appoggi culturali, o basi ideologiche o ancora modelli psicologici e comportamentali sono stati gradualmente liquefatti dal trascorrere del tempo e dall’erosione da parte di potenti energie cosmiche, questi fatti non vanno considerati negativamente. Solo una lettura generica e malata di ego-centrismo vedrà in ciò solo il lato negativo e distruttivo.


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