Benedetto

Un  capitolo di un libro di Papa Benedetto XVI La festa della fede (1983):   “Fondamento teologico della musica sacra – Cenni riassuntivi della disputa postconciliare sulla musica sacra”, fa da traccia per una meditazione sulla liturgia e la bellezza.

In questo scritto molto importante  l’allora Cardinale Ratzinger  portava allo scoperto l’errore della teologia “modernista” rappresentata da Karl Rahner e Herbert Vorgrimler  che, credendo di interpretare correttamente alcuni principi già  piuttosto ambigui scaturiti dal Concilio Vaticano II,  ha di fatto spinto a sostituire  l’eccelsa prassi musicale legata da secoli alla Liturgia Cattolica, con quella sdolcinatura puerile e volgare della “musica d’uso” che accompagna dovunque la nuova liturgia cattolica riformata. Ma se la  Chiesa per il Papa deve essere “un focolare del bello” non possiamo non estendere la sua  riflessione alla Liturgia in generale, ma anche all’arte ed al problema della dignità che è sottratta all’uomo dalla bruttezza del mondo moderno.


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