Categoria: Saggi brevi (Pagina 4 di 5)

In questa pagina sono raccolti i miei scritti teorici

Visioni dal Kali-Yuga. “Salmo”: una poesia di Georg Trakl tra fine dei tempi e preghiera.

Articolo pubblicato su Letteratura-Tradizione, N.43 Dicembre 2008)

Georg Trakl

Questo studio è dedicato ad una poesia di  Georg Trakl: “Salmo” (Psalm) di cui si presenta anche una nuova traduzione originale a cura dell’Autore.

Come l’intero  Copus poetico di Trakl, questa poesia è una sorta di fenomenologia della dissoluzione della  Civiltà Occidentale: lo  scenario descritto che è interno ed esterno descrive un mondo in cui vengono a mancare sempre più le difese contro le forze di distruzione che razziano il mondo, e l’io si scinde in innumerevoli alter ego perduti nel caos di una dimensione infestata dai demoni. Questa condizione estrema dell’uomo occidentale rende indispensabile per Trakl un passo decisivo verso un nuovo livello di percezione di Dio.


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Il canto dell’indomito. Uno studio sul Manfred di Byron.

Articolo pubblicato su Letteratura-Tradizione, N. 42, Maggio 2008)

In questo scritto si mettono a confronto due testi poetici importantissimi, in quanto profetici riguardo alla direzione di dissoluzione e disgregazione della Civiltà  Occidentale:  una prosa poetica di Georg Trakl  “Dissoluzione”, ed il “Manfred” di James Gordon Lord Byron. 

Il “Conte”, unico protagonista della prosa trakliana e l’eroe dannato del Manfred hanno molte cose in comune, e soprattutto una decisa riluttanza ad unirsi in una vita in comunionne con gli  altri: entrambi infatti si condannano ad una tremenda solitudine, nella fascinazione del passato per il Conte e della Magia per Manfred.

Il passato e la Magia rappresentano dimensioni in cui si possa ancora percepire una senso di realtà che viene sempre più a mancare con l’avanzare del processo  di devastazione della Civiltà.


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La via dell’artista e la via del cavaliere.

Articolo pubblicato su Letteratura-Tradizione, N. 41, Dicembre 2007

La via dell’artista e la via del cavaliere.

Un testo in prosa di Georg Trakl sembra rappresentare la perfetta introduzione  al dramma del XX secolo, alla sua devastazione ed alla liquidazione del senso e della dignità umana che ha portato con sé. Questo testo è “Desolazione”, in originale Verlassenheit, parola che in tedesco descrive la distruzione che accompagna lo stato  di abbandono.

Trakl descrive in modo eccelso ed apocalittico il panorama esterno al castello e quello interno all’anima del Conte, protagonista quasi invisible della scena: tutto, la bellezza ed il raccapriccio, raggiungono una presenza vivida ed allucinante. Probabilmente un antecedente fondamentale di  questo  scenario è rappresentato da “La caduta della Casa Usher”, il famoso racconto di Edgar A. Poe, il cui protagonista Roderick è certamente una prefigurazione del  Conte del “racconto” di  Trakl.  Nel testo c’è la prima traduzione italiana dell’opera.


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Introduzione ai Ritorni Solari

In Italia siamo abituati a chiamarli “Rivoluzioni solari”, ma in inglese sono detti Solar Returns — “Ritorni solari” — quei grafici astrologici che vengono calcolati per la data del compleanno di un individuo.

In effetti quella dei Ritorni solari è una tecnica previsionale che fa parte del corredo tradizionale dell’astrologia1, e che in questi ultimi anni è divenuta sempre più popolare tra gli astrologi ed i loro clienti, fino a diventare quasi un’ossessione che può fomentare — se usata male — inutili speranze ed altrettanti inutili paure. Ma vediamo brevemente cosa sono le carte di Ritorno solare, rimandando il lettore che volesse approfondire la questione alla lettura del mio libro sull’argomento2.

Il Sole, negli oroscopi di ciascuno di noi, occupa un certo grado, minuto e secondo di un certo segno astrologico; ad esempio io sono nato con il Sole a 26°47’23” di Leone. Ogni anno in un certo giorno — che, per precisi motivi astronomici, non è affatto detto che sia quello del compleanno — ma anche quello ad esso precedente o seguente, e ad una certa ora, il Sole “ritorna” sulla sua esatta posizione natale.

Si calcola per quell’ora e per il luogo in cui si risiede in quel momento3, una carta astrologica che rappresenta appunto il Ritorno del Sole annuale e che, proprio per questo, rappresenta una sorta di potente ricarica energetica, o una “rinascita” con la quale affrontiamo l’anno che si apre con il nostro compleanno.

Dunque le carte di Ritorno solare possiedono una capacità previsionale di un anno, ovvero possono dare indicazione delle tendenze in atto che si manifesteranno fino al compleanno successivo.

In effetti la carta del Ritorno solare è un crogiuolo di forze che contiene due livelli simbolici: un primo livello che potremmo chiamare immanente indica le condizioni in cui ci troviamo proprio in quel momento, al Ritorno del Sole transitante sul Sole natale, ed in questo senso descrive circostanze esterne, persone, condizioni emotive, problemi e tutto ciò che costella il nostro universo in quella giornata compreso il clima; un secondo livello che potremmo chiamare trascendente descrive e determina l’intero anno fino al compleanno successivo.


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Desolazione. Una prosa inedita di Georg Trakl: il cammino a ritroso verso la luce.

Articolo pubblicato su Letteratura-Tradizione, N. 40, Settembre 2006)

Un testo in prosa di Georg Trakl sembra rappresentare la perfetta introduzione  al dramma del XX secolo, alla sua devastazione ed alla liquidazione del senso e della dignità umana che ha portato con sé. Questo testo è “Desolazione”, in originale Verlassenheit, parola che in tedesco descrive la distruzione che accompagna lo stato  di abbandono. Trakl descrive in modo eccelso ed apocalittico il panorama esterno al castello e quello interno all’anima del Conte, protagonista quasi invisible della scena: tutto, la bellezza ed il raccapriccio, raggiungono una presenza vivida ed allucinante.

Probabilmente un antecedente fondamentale di  questo  scenario è rappresentato da “La caduta della Casa Usher”, il famoso racconto di Edgar A. Poe, il cui protagonista Roderick è certamente una prefigurazione del  Conte del “racconto” di  Trakl.  Nel testo c’è la prima traduzione italiana dell’opera.


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Isolde: Il limite estremo dell’incanto. Un quadro di Franck Diksee per una meditazione sul tempo e la nostra civiltà.

Articolo pubblicato su Letteratura-Tradizione, N. 39, Maggio 2006.

Yseult

Il  quadro oggetto dell’analisi del testo è “Yseult”, un capolavoro dipinto nel 1901 da Franck Diksee, un artista inglese che riuscì a protrarre fin dentro il XX secolo una tarda , ma spirituale e raffinata propaggine del Preraffaellismo

«Il suo volto e le mani sono il cuore del dipinto; la pelle è bianchissima, i capelli rossi scendono lungo la fronte e le guance fino ad essere raccolti in trecce, lo sguardo profondo, abbandonato, in apprensione, disperato, in una dolcezza senza fine, nell’accettazione di qualunque cosa Dio voglia proporre ad un’anima in cammino. Nel presentimento di qualcosa di già sperimentato, come a ripercorrere una strada che conosce. La straordinaria bellezza della Regina è il luogo della prova e rende ancora più lancinante ed archetipico il senso del quadro.»

Il cuore dell’articolo  è l’inevitabile devastazione provocata dalla civiltà moderna sul nucleo più interiore dell’anima umana.


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I Ritorni Solari: appendice 3 – L’Oroscopo Progresso

CONNESSIONI SEGRETE TRA DUE DIMENSIONI SIMBOLICHE STRETTAMENTE COLLEGATE

Nel mio recente volume sui Ritorni solari astrologicil, ho molto insistito sulla questione di una concentricità gerarchica di tipologie diverse di temi oroscopici che partendo da un centro si sviluppano come gli anelli di un albero sempre più verso l’esterno.

Il centro, per quanto ne sappiamo, è il tema natale, anche se quello di concepimento calcolabile con la Trutina Hermetis, può rappresentare in effetti un livello ancora più profondo e pre-corporeo dell’esistenza individuale.

La nascita, altresì, non è da considerarsi un istante, sia esso quello del taglio del cordone ombelicale, del primo vagito o altro. E’ più un processo di azioni e circostanze complesse che chi ha assistito ad un parto conosce bene.

Quale di tutte queste azioni sia da considerarsi quella fondamentale a determinare l’istante esatto è un mistero, perché sono sicuro che tale azione o evento può differire da individuo ad individuo.

Sono portato a credere che non siano le azioni a determinare l’istante, ma che sia l’istante a determinare l’azione e dunque l’evento, un po’ come quando Steiner, sovvertendo poeticamente e misticamente la logica materialistica, dice che non è il cuore a pulsare il sangue, ma il sangue a far muovere il cuore.

La teoria di fondo del mio libro sui Ritorni solari è che una carta di Ritorno solare è un’entità simbolica autosufficiente e che, appunto in base a ciò, tale carta comprenda in teoria tutto il corredo simbolico che diverrà il “destino” di una anno di vita, fino al compleanno successivo.

Ho chiamato questo livello interpretativo immediato “chiave annuale o del cerchio minore”, mentre per approfondire i significati simbolici e per indagare i risvolti profondi su quel certo individuo che stiamo studiando, consigliavo un’interpretazione fondata sulla correlazione del tema del Ritorno con il tema natale, peraltro diffusissima tra gli astrologi, ed avevo chiamato questo livello interpretativo “chiave radicale o del cerchio maggiore”2.

E’ evidente che il tema del Ritorno solare nella sua apparente semplicità, di per sé contenga tutta la tematica di vita dell’anno a venire, proprio perché in astrologia non esiste un dettaglio che non sia omologo al contesto nel quale è inserito, e con questo si potrebbe afferire che persino dalla posizione di Chirone o della Luna Nera si potrebbe risalire a moltissime condizioni generali del soggetto-uomo da studiare. La parte, anche la più “insignificante”, è


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I Ritorni Solari: appendice 2

LA PREPARAZIONE ALL’ANNO

Come affrontare il compleanno astrologico

A tutto ci si deve abituare.

Quando viene gradualmente l’estate, o qualunque altra stagione, anche noi gradualmente ci dobbiamo abituare ai cambiamenti che avvengono nel nostro corpo e nella nostra psiche.

Alcuni di questi cambiamenti avvengono in una modalità a cui la coscienza non partecipa affatto, e sono quelle risposte che il corpo dispone nella sua autonomia di funzionamento.

Altri che generalmente vanno considerati come adattamenti del pensiero ai rivolgimenti imposti dalle circostanze naturali, avvengono con la partecipazione attiva della coscienza che in qualche modo seleziona comportamenti e tendenze.

L’uomo contemporaneo con climatizzatore in casa ed in auto, e con il suo flusso ininterrotto di notizie TV, crede di vivere un eterno presente, e crede di essere perennemente come avvolto da una protezione a prova di agenti esterni.

Ma non c’è niente di più falso: possiamo anche non percepire il caldo o il freddo, l’umido o il secco, grazie ad apparecchiature sempre più sofisticate, ma non dimentichiamo che queste variazioni visibili del “tempo” (misurabili dagli strumenti scientifici) non sono che la controparte di condizioni ben più vaste che agiscono a livelli sempre più profondi.

Abbiamo perduto la capacità di guardare le cose nell’insieme, di cogliere il piano simbolico non come una mera forma di ermeneutica astratta, ma come una segnaletica compenetrata alle nostre vite.

Il Libro dei Mutamenti, il famoso I Ching, che è propriamente una cosmologia mitica, e dunque un’astrologia, rivela l’identità tra condizioni stagionali, e dunque condizioni climatiche, e condizioni effettive dell’uomo, psicologiche ed esistenziali.

Il primo passo dunque per comprendere l’astrologia sarebbe quello di studiare il corso delle stagioni, prima di tutto dal punto di vista climatico rispetto al luogo della propria residenza, e poi dal punto di vista della vita degli uomini che nella località conformano le loro attività in relazione al corso delle stagioni.

Il modello base ed ancestrale di tutto il senso simbolico dell’attività umana risiede nell’attività agricola, che in cogente relazione con la terra, è segnata da una ciclicità strettamente naturale.

Oggi, con le nuove acquisizioni della scienza e della tecnologia sarà anche possibile travalicare le stagioni ed avere magari le pesche a gennaio (contaminate geneticamente dalle fragole e dal tonno!), ma quei frutti saranno segnati dall’inverno in ogni caso: le nostre condizioni interiori e fisiche saranno invernali, e dunque il significato dell’esperienza del mangiarli (che è quello che conta) sarà invernale.


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I Ritorni Solari: appendice 1 – I Ritorni Solari ed i gradi Zodiacali

INTRODUZIONE AI RITORNI SOLARI SIMBOLICI

La dinamica dei gradi zodiacali

Più ci si addentra nell’osservazione della correlazione tra simbolismo astrologico ed effetti sul nostro piano terrestre, più ci si accorge che un elemento base di tale manifestazione è quello di esprimersi in un movimento continuo.

La continuità non fa scattare in avanti le lancette dell’orologio cosmico neanche per tratti tanto piccoli da essere invisibili all’occhio umano, ma si dovrebbe immaginare il massimo dell’elasticità e della fluidità. Nella fluidità il viaggio della linea da A a B è omogeneo, puro movimento continuo. Pensiamo ad esempio al susseguirsi delle stagioni, che avviene con gradualità, e questa gradualità è caratterizzata in natura dal lento ritrarsi delle caratteristiche della stagione che va a finire, e contemporaneamente dal lento manifestarsi delle caratteristiche della stagione che sta subentrandol.

In questa luce anche l’istante del Ritorno Solare non va considerato come isolato, come una fatidica ora x che sposta in modo improvviso il tragitto ed il significato del prima e del dopo. L’istante del Ritorno solare è preceduto da tutta la storia della propria vita che si è dipanata fino a quel momento, ed è seguito da tutto ciò che vivremo successivamente.

In esso sono iscritti l’esito e le conseguenze di scelte, vicissitudini ed eventi che si sono realizzati fino a quel momento. L’eclittica è un cerchio attraverso il quale viaggia il nostro Sole apparente nell’anno ed è costituita da 360 Gradi. La simbologia di questi Gradi costituisce una storia che si dipana dal Primo di Ariete fino al Trentesimo di Pesci.

Anche i Gradi non vanno dunque pensati come entità tra loro distaccate ed indipendenti, ma come stazioni in cui ciò che precede è la premessa, e ciò che segue è la conseguenza di uno di essi. Da questo punto di vista Rudhyar2 volle applicare un ordine ai 360 Gradi dello Zodiaco, che potesse svelare il senso profondo del loro dipanarsi, del loro succedersi.

Per Rudhyar i 360 Gradi dello Zodiaco si suddividono in 72 sequenze di 5 Gradi ciascuna.


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Hans Sedlmayr: La critica d’arte come scienza dello spirito.

Articolo pubblicato su Letteratura-Tradizione, N. 34, Ottobre 2005

sedlmayr

«La tesi fondamentale di Sedlmayr, espressa in modo magistrale in Perdita del centro (1948), da molti considerato – forse a ragione – il suo capolavoro, è che alla fine del XVIII secolo è iniziato qualcosa nelle arti, una tendenza si è resa visibile, uno sconvolgimento fa vedere i primi segnali evidenti, con visioni ed immagini che fino ad allora non erano mai state viste, se non, vagamente, nelle opere di alcuni precursori lontani nel tempo, rari quanto inquietanti (ad esempio Hieronymus Bosch). Come si comprende già da questo esordio, l’impostazione base di Sedlmayr è quella di considerare l’arte e l’opera d’arte come sintomo di una malattia del corpo di una civiltà, dell’Occidente: il luogo nel quale vibra, si scatena e si condensa il fremito, la febbre, la sofferenza, la crisi causati da un tremendo e profondo turbamento di una civiltà.»

L’articolo è dedicato appunto a “Perdita del centro”, l’opera centrale con la quale Sedlmayr intuisce, attraverso l’analisi dell’arte occidentale soprattutto dalla fine del XVIII secolo,  i segni e la tendenza apocalittica di un’intera Civiltà.  Ciò che la storiografia “modernista e progressista” ha  sempre interpretato come travalicamento dei limiti  e nuove scoperte, è svelato da Sedlmayr come indemoniamento e distruzione. In questo l’opera di  Sedlmayr è veramente profetica, soprattuto per le condizioni che si sono sviluppate fino ad oggi, nella realizzazione di ciò che un’elite satanica vorrebbe instaurare: il  Nuovo Ordine Mondiale.

«Siamo nei decenni [la fine del XVIII secolo] in cui molti artisti vengono posseduti da forze demoniache. (…) E’ come se nell’uomo si fosse aperta una porta verso il mondo degli inferi e come se questo mondo minacciasse con la sua follia coloro che hanno visto troppo di quanto esiste in esso. »


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